LICEO CLASSICO STELLINI

Addio ad Angelo Viscovich

La comunità dello Stellini piange la scomparsa del professore Angelo Viscovich. Così lo ricorda Andrea Nunziata, docente di Religione allo Stellini da quest’anno in pensione.

È morto il 1° giugno il caro collega Angelo Viscovich, docente di Diritto ed Economia anche al Liceo Stellini. A darmi la notizia la figlia, che commossa mi ha detto di aver trovato il mio nome sulla sua agenda personale e di voler avvisare qualcuno dello Stellini perché la scuola lo venisse a sapere.
Scherzando con lui nelle pause tra una lezione e l’altra al Liceo Stellini, dicevo “Angelo di nome e di fatto” e lui naturalmente si faceva una bella risata. Veramente un uomo buono, molto disponibile e sempre attento ai ragazzi per i quali si è speso veramente tanto. Non soltanto le lezioni giornaliere, ma anche i convegni, le conferenze e i viaggi: tema conduttore l’Europa.
Grazie a Lui le collaborazioni con l’AICCRE hanno arricchito lo Stellini ma soprattutto gli studenti, che hanno potuto conoscere e confrontarsi con la dimensione culturale, economica, storica e giuridica europea. Esperienze sempre originali e significative, richiedenti un grande sforzo organizzativo che Angelo si accollava ben volentieri.
Nel calendario scolastico, fino a quando è rimasto in servizio, non è mai mancata la celebrazione della Giornata per l’Europa il 9 di maggio.
Angelo non trascurava di coinvolgere colleghi e studenti collocando i percorsi culturali sull’orizzonte ampio, spesso inesplorato nelle scuole, della realtà europea.
Ricordo l’entusiasmo con il quale propose agli studenti e ai colleghi un percorso sull’ingresso della Turchia in Europa, anticipando tematiche ancora oggi attuali di politica internazionale. Passione per l’Europa che lo ha spinto ad organizzare anche i viaggi a Bruxelles il cui ricordo è ancora vivo nella memoria di chi vi ha partecipato.
E poi tante memorie personali. Tra queste ne voglio menzionare una: la passione per il mare e la barca, l’Istria e Trieste. Ti voglio ricordare allora con il volto rivolto verso l’orizzonte dove il mare e il cielo si confondono.
Grazie Angelo